Capesante e tartufo bianchetto
Dal 15 gennaio, sino al 30 aprile, anche nel Veneto si può raccogliere il tartufo “Tuber Borchii Vitt” conosciuto anche con il nome di Bianchetto o Marzuolo. E’ un tartufo molto ricercato anche se ha un valore commerciale nettamente inferiore rispetto al tartufo Bianco. Il Bianchetto esteriormente presenta delle caratteristiche molto simili a quelle del Bianco: ha una forma irregolare, liscio e di colore bianco sporco, quando giunge a maturazione diventa più scuro. Il profumo all’inizio è tenue e gradevole mentre in un secondo momento diventa acuto, un po’ piccante e agliaceo. E’ spesso presente nelle zone dove si trova il tartufo bianco pregiato; essendo però più adattabile riesce a vivere anche in ambienti più difficili, quali le zone costiere (frequente nelle pinete litoranee in simbiosi con i pini), lo si può trovare anche su rovere, roverella, cerro. Nel Veneto è molto presente in tutti i 9 comuni del Parco Regionale veneto del Delta del Po e nelle pinete litoranee.
Di seguito proponiamo la ricetta Capesante e tartufo bianchetto a cura di Costantino Lo Iacono, chef del ristorante “Le Magnolie” di Papozze, sede dell’Accademia.
Ingredienti per 4 persone: n. 12 capesante, 100 gr di burro al tartufo (preparato precedentemente), mezzo bicchiere di panna, sale q.b., un tartufo bianchetto.
Preparazione: come prima cosa estrarre le capesante dal loro guscio, lavatele sotto l’acqua corrente, tamponatele con della carta da cucina. Lavate accuratamente il guscio. Disponete il mollusco nel guscio e sistemateli in una teglia da forno. In una padelle antiaderente sciogliete il burro, aggiungete la panna, il sale e grattugiate parte del tartufo. Mescolate il tutto con la frusta. Con un mestolo versate il composto ottenuto sulle capesante. Cucinate in forno per 7/8 minuti a 180 gradi. Servitele calde con l’aggiunta di tartufo fresco a lamelle.