Come si prepara un cane da tartufo
Dino Giani, noto cercatore di tartufi, di Papozze sta addestrando Lilla (un anno) alla cerca del tartufo. Completata la prima fase, quella del riporto della pallina o del bastoncino e della comprensione dei comandi, ha ora iniziato la fase della cerca sul campo.
Nel pomeriggio si reca nella golena del Po e mette sotto terra delle palline di tessuto con all’interno un po’ di terra, un piccolo sasso e olio al tartufo.
Anche il sasso ha un ruolo importante perché il cane, invece di stringere con i denti, sentendo il duro, impara a non rompere la pallina e così sarà poi per il tartufo.
Il sistema funziona, la prova è che l’altro sua cane.Fata (13 anni e grande esperta nella cerca) è in grado di riportare un uovo senza romperlo, lo trova, lo prende in bocca e lo riposa sui piedi del padrone senza fare alcun danno.
Al mattino seguente Giani raggiunge il luogo della golena dove aveva nascosto le palline con Lilla e Fata ed inizia la cerca. Fata spesso si limita ad osservare mentre la giovane ed esuberante Lilla al comando “dai trova, cerca, scava” e altre parole chiave inizia a cercare e a scavare. Sta imparando velocemente, alcuni giorni fa ha recuperato 10 palline su 10.
Dopo ogni pallina recuperata riceve il meritato premio, un biscottino accompagnato da una bella carezza con i complimenti del padrone.
Presto anche Lilla sarà pronta per la cerca sul campo diventando senz’altro un ottimo cane da tartufi.
E’ opportuno ricordare che il cane deve sempre associare il gioco alla ricerca, così anche per lui l’attività sarà meno stressante e più divertente e deve essere felice di lavorare col suo padrone nella ricerca del tartufo.
La normativa prevede che il tartufo deve essere cercato con l’ausilio del cane, massimo due, il cercatore deve essere dotato di apposito vanghetto e le buche vanno completamente chiuse e livellate (Legge 16 dicembre 1985, n. 752, per il Veneto: Legge Regionale 28 giugno 1988, n. 30 D.G.R. n. 4995/1988 -Circolare 7 novembre 1990, n. 30 D.G.R. n. 4227/1991 e D.G.R. n. 6170/1991).