Andare per erbe in Polesine e nel Delta del Po
Nel corso dell’ultima ed ottima conviviale dedicata al tartufo del Delta del Po, presso il ristorante “Le Magnolie” di Papozze, il prof. Fabrizio Barbieri ha presentato il suo libro “Andare per erbe nel Polesine e nel Delta del Po – riconoscerle, raccoglierle e gustarle”.
Il territorio interessato è in particolare quello del Delta del Po che ha favorito lo sviluppo e la crescita di varie piante altrimenti introvabili nel resto del territorio polesano.
Il libro vuol essere una guida sia fotografica sia di catalogazione scientifica per il riconoscimento delle piante alimentari presenti nell’area ed è destinato alle persone che vogliono iniziare la pratica della raccolta delle piante alimentari a scopo culinario ma che ne hanno conoscenza limitata.
Quando l’uomo divenne agricoltore e da nomade stanziale si ebbe la più grande rivoluzione nella storia dell’umanità. Le zone con clima temperato divennero oggetto di colonizzazione e le piante spontanee lasciarono il posto a colture specializzate in grado di assicurare il cibo alla comunità.
Oggi non esiste più la necessità di recarsi in “Natura” per la sussistenza alimentare ma la raccolta delle erbe spontanee è rimasta ancora viva.
Nel secolo scorso nei paesi industrializzati si sono perdute molte delle tradizioni come quella di saper riconoscere e cucinare le erbe selvatiche commestibili soprattutto per l’enorme quantità di cibo e cibarsi di erbe spontanee veniva considerata una abitudine da poveri.
Fortunatamente stiamo assistendo a un’inversione di rotta anche perché i cibi e le pratiche contadine sono percepite oggi come più genuini rispetto a quelli industriali.
Quando si parla di erbe di campo vengono alla mente i prati, i fossati e la ricca vegetazione spontanea e si pensa anche ad un cibo non creato dall’uomo ma offerto dalla natura.
Andar per erbe di campo ci permette di fare lunghe passeggiate trascorrendo alcune ore a stretto contatto con la natura e si impara ad osservare l’ambiente che ci circonda sempre mutevole con lo scorrere delle stagioni.
Le erbe spontanee, usate in cucina o nella preparazione di tisane, offrono ottime opportunità per imparare a riconoscere autonomamente i frutti della natura e di beneficiare delle proprietà che questi ci possono offrire.
Certamente non ci si può improvvisare cercatori, perché non tutte le erbe sono buone, e qui si inserisce l’importante lavoro di Fabrizio Barbieri che in questo libro raccoglie poco meno di cento piante; il lavoro, il suo, frutto di anni di esperienza nella conoscenza della flora e della fauna in quella meravigliosa area tra due fiume Adige e Po, il Polesine e il suo Delta. Notevole è la biodiversità che questo territorio è in grado di offrire e chissà quante volte le erbe di campo commestibili le abbiamo calpestate senza conoscerle. Il lavoro di Fabrizio Barbieri ci offre l’occasione di allargare le nostre conoscenze, sarà utile in cucina e per la nostra salute e ci permetterà di apprezzare ancora di più l’ambiente che ci circonda.
